Petali e Pietre
Due giorni nel Molise a stretto contatto con la natura e le sue tradizioni enogastronomiche. Pernottiamo in agriturismo, bivacchiamo nei boschi e mangiamo in comode taverne, visitiamo sconosciute aree archeologiche e, in fuoristrada ,percorriamo antiche strade con fontane, taverne diroccate, templi e castelli.
SABATO 120 Km
Ore 10:00 – l’appuntamento è nel centro di Bojano· da dove, dopo una breve presentazione, partiamo per la nostra prima tappa, Frosolone, un’antico borgo medioevale reso importante dalla sua storica capacità artigianale nella fabbricazione di coltelli e forbici. Saliti a bordo dei veicoli immediatamente percorriamo una parte dell’antico tratturo “Pescasseroli-Candela” in direzione Nord: il percorso è pianeggiante ed in terra battuta con numerosi attraversamenti di piccoli torrenti. Lasciamo il tratturo dopo circa 15 km. e cominciamo una lunga salita per guadagnare la montagna sopra Frosolone. Il percorso non presenta particolari difficoltà fatta eccezione per l’autista distratto dai panorami.
arriviamo sulla montagna di Frosolone, un vero concetrato di attrazioni con numerose stradine che affollano i pascoli per poi tuffarsi in scuri boschi di faggi secolari e, in un contesto davvero unico, ci organizziamo per uno spuntino.
Visita al museo dei “Ferri taglienti” a Frosolone e successiva visita al centro storico con le sue botteghe per la lavorazione di coltelli e forbici.
Rientro in struttura ricettiva:cena – attività libere.
DOMENICA 80 Km.
ORE 9:00 – Tutti sui veicoli. Andiamo a visitare la roccaforte Sannita, TERRAVECCHIA. Abbarbicata in altura, in una posizione ancora oggi difficile da raggiungere, visitiamo questa area archeologica dall’atmosfera magica: il percorso che prosegue è l’originale tracciato che i Sanniti percorrevano per raggiungere la strada di valico.Dopo aver attraversato boschi e vallate raggiungiamo l’oasi WWF di Guardiaregia e Campochiaro. L’oasi copre un territorio di circa 2000 ettari fra boschi, torrenti, cascate, canyon e montagne del versante orientale del Matese e la stessa, per estensione, si posiziona al secondo posto in Italia. Spostamento in fuoristrada lungo il torrente “rio vivo” per incontrare, con un pò di fortuna, il simbolo dell’oasi stessa: la Salamandrina dagli occhiali. Senza doversi spostare troppo visitiamo il costruendo invaso di Arcichiaro per poi fermarci ad osservare, da sopra un piccolo ponte, la fantastica fenditura selvaggia che prende il nome di canyon del Quirino.Arrivati sopra il valico di “sella del Perrone”, a quota 1257, lasciamo l’asfalto per addentrarci all’interno delle faggete lungo percorsi sterrati. Dopo circa 3 km arriviamo all’interno di una immensa radura dove, visto l’orario, si potrà consumare uno spuntino e rilassarsi un po’.Ci allontaniamo dalla radura di circa 2 km per incontrare l’abisso chiamato “Pozzo della Neve” che, per profondità e sviluppo, è uno dei sistemi sotterranei più importanti d’Italia. L’ingresso si presenta come la bocca di un imbuto dal diametro di 11 mt. ed un primo pozzo di 60 mt.. La profondità totale raggiunta, attraverso questo abisso, è di 1048 mt. mentre lo sviluppo totale delle gallerie sinora scoperte è di 8000 mt.. In collaborazione con l’associazione “………..” verrà organizzata una breve dimostrazione di discesa in corda all’interno del pozzo.A bordo dei fuoristrada cominciamo a scendere percorrendo un’antica strada che scavalcava il Matese per collegarsi al tratturo. Questa strada, chiamata “Via per Alife”, ci condurrà fino alla porta di ingresso del santuario sannitico di Campochiaro in località Civitelle. Qui avremo il privilegio di effettuare una visita guidata al santuario che normalmente è chiuso al pubblico per i lavori in corso.
ORE 18:00 – Rientro